Casa di Cura Privata L'Eremo di Miazzina - Cambiasca, Provincia del Verbano-Cusio-Ossola

La Casa di Cura Privata L'Eremo di Miazzina, situada en Strada Provinciale per Miazzina, 16, 28814 Cambiasca VB, Italia, è un'istituzione sanitaria di alto livello che offre un'ampia gamma di servizi medici e di cura. Con una lunga tradizione di eccellenza, questa struttura è dotata di tutti i comfort e delle attrezzature necessarie per garantire un'assistenza professionale e personalizzata a tutti i suoi pazienti.

Tra le specialità offerte, si possono citare la Casa di cura, il Centro medico e l'Ospedale privato, tutti servizi che riflettono la vastità e la qualità delle prestazioni fornite. La struttura è inoltre accessibile a persone in sedia a rotelle, sia per l'ingresso che per il parcheggio, garantendo un'ampia accessibilità a tutti.

La Casa di Cura Privata L'Eremo di Miazzina ha ricevuto diverse recensioni positive su Google My Business, con un punteggio complessivo di 2.1/5. Questo evidenzia la soddisfazione dei pazienti e la reputazione della struttura nel settore sanitario privato.

Per ulteriori informazioni e dettagli, è possibile visitare il sito web ufficiale dell'istituzione, eremodimiazzina.com, dove si troveranno dettagli completi sui servizi offerti, sulle specialità e sulla dotazione di attrezzature.

👍 Recensioni di Casa di Cura Privata L'Eremo di Miazzina

Matilda T.

1/5

Purtroppo leggendo tutti i commenti negativi, sia recenti che di qualche anno fa, non posso fare altro che confermare e condividere. Ed è vero, se si potesse dare zero stelle lo farei.
Ho avuto di recente ben due zii ricoverati in quella struttura: fisioterapia per allettati zero e nemmeno l'indicazione ad essere messi in carozzella, per non stare tutte le 24 ore nel letto, perché mancano le sedie a rotelle. Ma nemmeno portanto la propria, c'era la volontà di alzarla: lo feci io, infermiera professionale, con mia cugina, figlia della zia.
Siamo andate tutti i giorni, mezzogiorno e sera, a darle da mangiare, altrimenti la ingozzavano come si fa con le oche, con il rischio di mandarle il cibo nelle vie aeree, e di procurarle una polmonite da broncoaspirazione che alla fine ha fatto. Non è mai stata chiara che terapia orale prendesse, nemmeno parlando col medico. Anzi, lui ci consiglia di chiamare il prete e darle l'unzione degli infermi e di prepararci psicologicamente: paziente cosciente, lucida e orientata, che chiede di non cagarsi addosso ma nella padella, e di potersi alzare in poltrona almeno durante il giorno!!!! Professionalmente parlando, sono da denuncia.
Mio zio, cardiopatico con recentissimi disturbi del ritmo, come fisioterapia lo mettono sulla ciclette, e poco dopo si sente male!!!!! Medicazione alla digiuno stomia fatta ogni tanto: andrebbe eseguita tutti i giorni. Non essere in grado di far funzionare una pompa per l'alimentazione enterale, e i controlli che devono essere fatti!
Potrei scrivere ancora e ancora..... ammalati lasciati in camera senza idratazione da giorni, a morire da soli in un letto, e chiamare l'infermiera quando ti accorgi che purtroppo è spirata!!!!
Non è la struttura fatiscente il problema, ma qualcosa di più: in primis la professionalità, la volontà, il rispetto per la persona ammalata e i suoi famigliari, il rispetto per chi lavora e cerca di far bene il proprio lavoro.

Max S.

3/5

Per esperienza non personale, ma di persona a me cara che ho seguito per 3 mesi ricoverata lì dentro, posso solo dire che come luogo andrebbe rimesso nuovo sotto molti aspetti.
Alcuni infermieri simpatici disponibili altri meno...
Inoltre non c'è molto controllo da parte degli infermieri difatti alcuni pazienti, uscivano regolarmente dalla struttura passando per un sentiero adiacente l'ingresso...
Quindi era facile trovare molti pazienti al primo bar del paese.
Purtroppo era l'unica struttura disponibile e tutte le volte per arrivarci più andiamo a fare più di 80 km....
La location è bellissima e il bosco adiacente anche meglio.
Ben ristrutturato e rimesso a nuovo potrebbe essere uno dei posti migliori della zona.

Fernanda D. A.

1/5

Posto inadeguato per anziani insufficienti, vengono sedati lasciati a letto non verticalizzati, come da indicazioni del medico che ha proposto il ricovero, come successo a tanti, la fisioterapista ha deciso che non era in grado di fare terapia. Portata in struttura che camminava e parlava dopo due mesi abbiamo portato una persona con rigidità agli arti, non cammina più bisogna imboccarla, non parla piu! Se non sono in grado di ospitare anziani non completamente lucidi e autosufficienti non devono accettarli.......Ma cone struttura accreditata accettano tutti!!!!!! Sconsiglio ricoveri riabilitativi in questa struttura se non completamente autosufficienti e lucidi.

Amanda B.

5/5

Sicuramente la struttura avrebbe bisogno di una ristrutturazione radicale, ma a parte questo l'esperienza personale di mio papà, di 88 anni, ricoverato per la riabilitazione dopo un'ischemia è stata decisamente positiva. La fisioterapista Elena (a cui va un ringraziamento particolare), la logopedista Greta, la caposala Paola, la dottoressa l'hanno rimesso in piedi con attenzione, cura e gentilezza. Anche la maggioranza del personale è stata gentile e in alcuni casi affettuosa. Su alcuni aspetti si può certamente migliorare, ma date le premesse è andato tutto bene

Mariella C.

5/5

Mio marito Carlo è stato ricoverato in questa struttura x 3 mesi dopo l'intervento x frattura femore e si è trovato molto bene per l'assistenza ricevuta sia da parte dei medici ln particolare d. ssa Caldarella che da tutto il personale infermieristico ed inoltre un grazie alle fisioterapiste Ornella ed Elena che hanno fatto un ottimo lavoro approvato anche dal ns fisiotetapista privato. Un caro saluto a tutti.

Eleonora O.

1/5

Condivido un'esperienza simile alle ultime due recensioni scritte.
Orrore allo stato puro!!! Guai a non essere autosufficienti in quel posto.
Mia nonna è entrata sana per riabilitazione motoria dopo la rottura del femore. Il primo mese sembra procedere tutto con normalità ma la nonna deve prolungare la permanenza in attesa di accompagnamento INPS e passa un altro mese. Dopo due giorni che non la sento più al telefono chiamo il piano e mi risponde il medico che con tutta la calma del mondo mi avvisa che mia nonna sta peggiorando ..peccato che nessuno mi ha avvisato per tempo di una variazione delle sue condizioni. Nessuno ti chiama, per loro va sempre tutto bene. Non puoi entrare in struttura per non contaminare ma il Covid è entrato lo stesso..Grave, gravissimo non tenere i parenti aggiornati sulle condizioni di un povero anziano indifeso, comportamento senza giustificazione, non ne trovo!!!!! alla fine rintraccio il Dottore e non mi sono piaciute le sue spiegazioni sommarie e approssimative e così organizzo un ambulanza e vado a riprendere mia nonna che, ripeto, era ancora in casa di cura solo in attesa della visita dell'INPS per poi tornare a casa.
Sulla lettera di dimissioni hanno scritto "paziente dimessa in discrete condizioni", non le pubblico per decenza le condizioni di mia nonna, che era una donna stupenda ancora lucida e giovanile. Me l'hanno ridotta una larva, denutrita al limite dello stremo e completamente disidratata, piena di lividi da decupito, la creatinina alle stelle...le hanno perso addirittura gli occhiali...e non aggiungo altro. Uno schifo, la sconfitta di ogni forma di umanità...macellai!! e comunque zero stelle..

Rosa M.

1/5

Luogo sporco pieno di scarafaggi. Nn danno da mangiare al paziente con la scusa che sono allettanti e fanno fatica a deglutire. Mia mamma era ricoverata li ma dopo 2 settimane di rimproveri sia al personale che ai dottori lho portata via xche me la stavano facendo morire. Sconsiglio. E un posto da denunciare subito

Dani R.

1/5

Ho letto tutte le recensioni che avete lasciato... e mi spiace moltissimo non averle lette prima... Tutto quello che ho letto, purtroppo è vero!
Sono mortificato e pieno di rimorsi per non essermi informato in quale struttura riabilitativa sarebbe andata mia suocera, dopo l'intervento al femore. Operazione di 4 ore eseguita con successo in anestesia locale, il Medico che l'ha operata ha detto "la rimettiamo in piedi al più presto, è troppo arzilla la nonna". Purtroppo il primo posto disponibile subito per la riabilitazione è stato questo "maledetto postaccio". Dopo 1 settimana non riusciamo più a contattare nessuno telefonicamente, mia suocera è diventata irreperibile, sebbene avesse 2 cellulari, sollecitiamo il contatto telefonico anche da parte della struttura, "non Vi preoccupate quì sta benissimo dopo vi faccio parlare al telefono" ma mai mai mai la telefonata... E oltretutto aspettiamo ancora la lista delle necessità personali da portare in struttura per la degenza, scarpe, pantofole, tute, vestiti, ecc.
Anche perchè è stata dimessa dall'Ospedale e trasferita alla Casa di Cura con l'ambulanza... "ma in pigiama"... senza i suoi effetti personali (un pacco) e senza poterla avvicinare, causa restrizioni Covid.
Vabbè... la 2 settimana ho richiesto di poter parlare con i responsabili della struttura... nessun cenno di risposta, purtroppo abbiamo aspettato troppo, causa la nostra distanza di 150Km e le restrizioni del covid a prendere la decisione di passare alle vie di fatto irrompendo a sorpresa nella struttura, per verificare lo stato di "abbandono" e... purtroppo la 3 settimana alle 4 del mattino... la telefonata... "è grave la portiamo al Pronto Soccorso"... Ci preoccupiamo e ci informiamo sulle condizioni, e ci viene detto dalla struttura ospedaliera che è arrivata in condizioni pessime di setticemia, difficoltà respiratorie e completamente disidratata.
Non ho avuto dubbi, il mio rammarico, il mio rimorso... "mio Dio... ma da quanti giorni non gli davano da mangiare a questa povera nonna di 86 anni che non ha mai avuto bisogno di nessuno nei 3 mesi prima dell'intervento!"
( Disgraziati ! ! ! ) ... ... non c'è più!.......
Scusami tanto Anna, questa volta hai ragione, sono stato un pessimo genero, dovevo capire subito... e riportarti a casa nostra... non lo fatto! ...perdonami!
Ciao Anna e Grazie di Tutto.
DR